Di Emanuele Nicastri, Fabrizio Bruschi, Adriano Casulli
Le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases – NTD) costituiscono un gruppo di malattie molto diverse tra loro, causate soprattutto da parassiti, ma anche da batteri, virus, funghi e tossine da morso di serpente. Queste malattie, tendenzialmente legate alla povertà ed al disagio sociale, colpiscono popolazioni a basso reddito che vivono spesso in aree rurali e lontane dai servizi sanitari.
Solo a titolo di esempio, si citano alcune di esse, endemiche e non, presenti in Italia come la malattia di Chagas, la lebbra, la leishmaniosi, la schistosomiasi, la dengue e l’echinococcosi. Queste malattie sono responsabili di oltre 30 milioni di anni di vita con disabilità più quelli di vita persi (DALY) e causano una perdita di produttività di 8 miliardi di dollari.
Prese singolarmente, molte di esse sembrano non costituire una priorità di salute pubblica ma, se considerate tutte insieme, hanno un impatto sanitario globale che è nell’ordine di grandezza pari a più famose malattie infettive note come le tre «big killers» e cioè l’infezione da HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria.
L’Istituto Spallanzani aderendo alla giornata mondiale delle NTD, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Network Italiano per le NTD, lo scorso 30 Gennaio ha promosso un seminario di carattere scientifico e divulgativo in cui ricercatrici e ricercatori, mediche/i ed esperte/i in salute pubblica, si sono confrontati sull’avanzamento delle ricerche e gli interventi in atto per il controllo di queste malattie.
Particolarmente rilevante è stato il contributo del Dottore Albis Gabrielli dell’OMS, che ha dato la buona notizia dei Paesi che nel 2023 hanno avuto la certificazione di essere divenuti liberi da almeno una NTD, quali l’Iraq per il tracoma (è il 50° paese a liberarsi di una NTD dall’inizio della nuova roadmap 2021-2030 dell’OMS) ed il Bangladesh primo ad essere certificato libero dalla leishmaniosi viscerale e dalla filariasi linfatica come problema di sanità pubblica.
Altri Paesi che nel 2023 si sono liberati di una NTD sono: Benin e Mali (tracoma), Ghana (tripanosomiasi africana da Trypanosoma brucei gambiense) e la Republica Popolare Democratica del Laos (filariasi linfatica).
La Professoressa Maria Elena Bottazzi della National School for Tropical Medicine di Houston (Texas, USA), inventrice insieme al Professore Peter Hotez, dell’unico vaccino privo di brevetto anti-Sars-Cov-2, ha sottolineato come la combinazione della somministrazione di massa dei farmaci antielmintici con la vaccinazione sia la futura strada da percorrere per il controllo delle geoelmintiasi. In particolare, ha presentato i risultati molto promettenti di un trial clinico per il vaccino contro l’anchilostomiasi, una NTD che colpisce circa 1,3 miliardi di persone e che può causare anemia grave, soprattutto nelle bambine e bambini in aree co-endemiche con la malaria.
Il Professore Alessandro Bartoloni dell’Università di Firenze, nel corso della sua relazione sulla malattia di Chagas o tripanosomiasi americana, ha ricordato che per la prima volta lo screening per la malattia di Chagas è stato introdotto all’interno delle Linee Guida sulla Gravidanza Fisiologica prodotte recentemente dall’Istituto Superiore di Sanità.
La giornata scientifica é stata arricchita dalle testimonianze degli attori e regista Massimiliano Bruno e Silvio Orlando, del vignettista Vauro Senesi e della Dottoressa Alessandra Carozzi, Presidente della Fondazione de Carneri, che ha annunciato l’istituzione di un premio di 5mila Euro per un ricercatore che voglia trascorrere un periodo nel Laboratorio di Sanità Pubblica I. de Carneri nell’isola di Pemba, Zanzibar (Tanzania).
Al termine del Seminario è stato fatto l’annuncio dell’apertura dell’ambulatorio per le popolazioni mobili a Roma, in Via Portuense 292, presso l’Istituto per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani il mercoledì mattina (per visite/informazioni si prega di inviare email a popolazionimobili@inmi.it o consultare il sito.
Inoltre sono state sollecitate le seguenti iniziative:
- presso l’AIFA per quanto riguarda la possibilità di avere la piena disponibilità di farmaci orfani o off-label come l’ivermectina, il praziquantel o l’artesunato per via endovenosa per alcune delle più comuni patologie tropicali;
- presso la Presidenza Italiana del G7 per stimolare una crescente attenzione sulle strategie di controllo delle NTD nei Paesi endemici e non.
