“Vogliamo essere sicuri che quando si parla di UHC (copertura sanitaria universale, n.d.r.), si intenda garantito il coinvolgimento delle comunità e l’utilizzo di approcci fondati sulle comunità”, è quanto sottolineato da Elisa Bernelli, rappresentante del Network italiano Salute Globale, intervenuta oggi al C7 Summit nell’ambito del G7 in corso a Tokyo.
Non solo “l’uguaglianza di genere, le esigenze delle persone emarginate sono generalmente riconosciute, ma spesso non sono effettivamente collegate all’UHC e all’assistenza sanitaria di base” – ha proseguito Bernelli – “Vogliamo quindi essere sicuri che ci sia un chiaro riconoscimento e la garanzia che le donne e le ragazze in tutte la loro diversità, i gruppi vulnerabili e le popolazioni chiave siano significativamente incluse in tutte le fasi dei processi decisionali: dalla progettazione, all’attuazione e il monitoraggio, in modo che le strategie e le risposte sanitarie globali siano riconosciute dalla collettività”.
Nel corso del dialogo con il Sous-Sherpa del G7, l’ambasciatore Namakura, Bernelli ha aggiunto: “Il G7 dovrebbe utilizzare la sua leadership per sostenere il framework delle Nazioni Unite. In termini di salute globale, ciò significa riconoscere l’OMS come entità di coordinamento per la salute globale e rafforzarla attraverso finanziamenti sostenibili. Il G7 dovrebbe inoltre promuovere l’integrazione e la convergenza tra i diversi meccanismi e processi, sfruttando le sinergie tra le iniziative sanitarie a livello globale e regionale e sostenendo finanziariamente le organizzazioni che continuano a svolgere ruoli cruciali nel rispondere alle sfide della salute globale. Il G7 dovrebbe spingere affinché tutte le iniziative e gli accordi sulla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie facilitino i trasferimenti di tecnologia, superino le barriere derivanti dalla proprietà intellettuale e incoraggino una capacità produttiva geograficamente diversificata, al fine di garantire un accesso equo ai farmaci e dispositivi necessari nel caso di una emergenza sanitaria”.