– Eventi nella Capitale
– L’importanza della TTF nella lotta contro l’AIDS
EVENTI NELLA CAPITALE
Nell’ambito del semestre europeo di Presidenza Italiana, il 27 e il 28 novembre Roma ospiterà la conferenza “Lotta all’HIV/AIDS dieci anni dopo la Dichiarazione di Dublino” in occasione dei 10 anni trascorsi dalla Dichiarazione di Dublino sull’HIV/AIDS in Europa e Asia Centrale. Inoltre, in prossimità della Giornata mondiale di lotta contro l’AIDS del 1 dicembre, ci saranno altri incontri rilevanti nella Capitale, tra cui il meeting del Civil Society Forum della Commissione Europea, il 24 novembre, una riunione dell’HIV/AIDS Think Tank, il 25 novembre e una sessione di lavoro dell’European AIDS Clinical Society, il 25 e il 26 novembre.
Giovedì 27 e Venerdì 28 presso il Ministero della Salute si svolgerà la conferenza “Lotta all’HIV/AIDS dieci anni dopo la Dichiarazione di Dublino”. Due giornate per analizzare la situazione attuale e fare il punto su quanto raggiunto rispetto agli obiettivi fissati dieci anni fa.
La carta di Dublino sull’alleanza per combattere l’Aids in Europa e nell’Asia Centrale, è stata adottata formalmente da 53 Paesi nel febbraio del 2004. Un documento di fondamentale importanza, che stabiliva 33 azioni guida volte ad accelerare gli sforzi per combattere l’epidemia nella regione.
Si ragionerà sulle azioni future, anche alla luce del nuovo piano d’azione di UNAIDS (l’agenzia delle Nazioni Unite che attua un programma congiunto di lotta contro HIV e AIDS) descritto nel rapporto “Fast-Track: ending the AIDS epidemic by 2030” lanciato pochi giorni fa. Elemento centrale del piano d’azione è il cosiddetto obiettivo “90/90/90” fissato per il 2020: permettere al 90% degli individui che convivono con l’HIV di esserne consapevoli, garantire la terapia antiretrovirale al 90% delle persone con HIV e ridurre la carica virale al 90% delle persone in terapia fino a renderla impercettibile. Necessaria la disponibilità considerevole di risorse finanziarie globali per attuare il piano d’azione: 18,4 miliardi nei Paesi a basso e medio reddito nel 2020. Il sostegno finanziario internazionale sarà indispensabile: i Paesi più poveri sono attualmente in grado di finanziare soltanto il 10% dei propri programmi di lotta contro l’HIV/AIDS.
La conferenza terminerà con la sottoscrizione di una nuova carta, la Dichiarazione di Roma, naturale prosecuzione della Dichiarazione di Dublino, che sarà appunto il risultato di sessioni di lavoro e di confronto tra istituzioni e società civile.
Link al rapporto “Fast-Track: ending the AIDS epidemic by 2030”: http://www.unaids.org/sites/default/files/media_asset/JC2686_WAD2014report_en.pdf.
Per maggiori informazioni sulla Conferenza ministeriale del 27 e 28 novembre: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_2_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=eventi&p=daeventi&id=212).
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IL RUOLO DELLA TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE NELLA LOTTA CONTRO LA POVERTA’ E L’HIV/AIDS
Tra gli strumenti necessari per riformare la finanza e metterla al servizio del bene comune vi è la Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF). Si tratta di un’imposta estremamente ridotta su ogni compravendita di strumenti finanziari: non scoraggia i normali investimenti sui mercati, mentre argina gli eccessi di chi acquista e vende titoli migliaia di volte in un solo giorno, anche nell’arco di pochi secondi, per guadagnare sulle piccole oscillazioni del loro valore. La TTF è un’imposta limitata ai mercati finanziari (escludendo il mercato primario su azioni e obbligazioni, strumenti importanti cui le imprese ricorrono per finanziarsi sui mercati). Altri trasferimenti, come ad esempio i pagamenti per beni e servizi, le prestazioni lavorative, le rimesse dei migranti, i prestiti interbancari e ogni operazione delle banche centrali, non verrebbero tassati in alcun modo.
Nel 2012 undici Paesi europei(i), tra cui l’Italia, si sono impegnati a introdurre una TTF in Europa attraverso la procedura di cooperazione rafforzata, che rimane aperta alla partecipazione di altri Stati Membri che intendano aderirvi in una fase successiva. Lo schema di tassa proposto dalla Commissione Europea e ora oggetto di negoziato è efficace, ma in queste settimane si sta assistendo ad un preoccupante stallo negoziale che ne sta minando fortemente i risultati. Di fronte ad uno scenario che sembra ignorare le richieste che da anni i cittadini europei rivolgono ai propri leader in tema di regolamentazione della finanza(ii) e di uso delle risorse della finanza per lotta contro la povertà, contrasto ai cambiamenti climatici e solidarietà internazionale(iii), le Robin Hood Tax Campaigns, tra cui l’italiana ZeroZeroCinque (www.zerozerocinque.it), hanno denunciato nelle scorse settimane con una dichiarazione congiunta la mancanza di coraggio dei Governi europei, che sembrano preoccupati di difendere gli interessi delle lobby piuttosto che quelli dei propri cittadini. Il negoziato sulla TTF rischia di venir svilito nella sua portata e reso del tutto inefficace se non si disegna un modello di imposta con ampia base imponibile, applicabile quindi al più variegato spettro di strumenti finanziari.
La TTF in Europa se applicata secondo il modello proposto dalla Commissione Europea, potrebbe generare un gettito complessivo di oltre 30 miliardi l’annoiv. L’appello che la società civile europea rivolge da anni ai Governi è quello di un esplicito impegno a destinare queste risorse:
• in parte per sostenere misure di lotta contro la povertà all’interno dei propri Paesi, contrastando le crescenti e preoccupanti disuguaglianze che stanno connotando le nostre società;
• in parte per incrementare le risorse su istruzione, salute globale e contrasto al cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo ricorrendo anche a fondi multilaterali già esistenti (es. Partenariato Globale per l’Educazione, Fondo globale per la lotta contro AIDS, Tubercolosi e Malaria, Fondo Verde per il Clima).
(i) Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.
(ii) http://www.europarl.europa.eu/pdf/eurobarometre/2012/crise_V/eb_77_2_crisis_and_economic_governance_V_en.pdf (p.20)
(iii) www.robinhoodpetition.org. Petizione che ad oggi ha il supporto di oltre 790.000 cittadini.
(iv) http://ec.europa.eu/taxation_customs/resources/documents/taxation/swd_2013_28_en.pdf (p.24)